20 MARZO 2019
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Premessa. I beni economici all’interno dei rapporti produttivi disciplinati dalla Costituzio-ne. – 2. Il secondo periodo del primo comma dell’art. 42 Cost.: una disposizione che disciplina una speci-fica modalità di uso dei beni. – 3. L’utilizzazione dei beni appartenenti allo Stato: l’attività economica pubblica. – 3.1 (segue): la particolare dimensione dei beni pubblici implicati in un’attività economica sta-tale. – 4. Riflessioni conclusive. I beni economici appartenenti allo Stato fra passato, presente e futuro.
Abstract (in italiano)
L’intento del lavoro è di proporre una chiave di lettura della disciplina costituzionale dell’intervento pubblico nell’economia a partire dal dettato di cui all’art. 42 Cost. Nel primo comma della disposizione, accanto alla nota enunciazione sulla proprietà pubblica e privata, si dispone anche l’appartenenza dei beni economici “allo Stato, ad enti o a privati”. Il tentativo è di individuare una dimensione a sé stante di questa norma, come tale espressiva dell’attitudine paritaria dei tre soggetti a disporre dei mezzi di produzione per operare nell’economia. Ciò, dal punto di vista dello Stato, costituisce un fattore di novità visto che, nell’ordinamento giuridico precedente, tale prerogativa era, in linea di massima, appannaggio dei privati. Allo Stato è dunque rimessa una scelta elastica di ingresso o di uscita dai rapporti produttivi a seconda delle esigenze di ogni epoca. Elasticità di scelta che appare, oggi, in crisi in seguito all’apertura a un’economia globalizzata e competitiva.
Abstract (in inglese)
The intent of the work is to propose a key to understanding the constitutional discipline of public intervention in the economy starting from the art. 42 Cost. In the first paragraph of the provision, next to the well-known wording on the public and private property, it also arranges the belonging of the economic goods “to the State, to institutions or to private individuals”. The attempt is to identify an autonomous dimension of this provision, as such expressive of the equal attitude of the three subjects to dispose of means of production to operate in the economy. This, from the point of view of the State, constitutes a factor of novelty since, in the previous legal order, this prerogative was, in principle, of the private subjects. The State is therefore given an elastic choice of entry or exit from productive relationships according to the needs of each time. Elasticity of choice that appears today in crisis following the opening up to a globalized and competitive economy.