14 APRILE 2019
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Premessa – 2. Appunti sulla nozione di responsabilità giuridica – 3. Evolu-zione normativa e giurisprudenziale della responsabilità civile dei magistrati – 4. Della nozione di «precedente» e dell’intensità del vincolo – 5. Il contrasto dell’atto o del provvedimento con i precedenti
Abstract (in italiano)
Il contributo si interroga sulla possibilità che la responsabilità dei magistrati possa costituire uno strumento utile, non soltanto a fini sanzionatori o riparatori, ma anche per rafforzare l’intensità dei vincoli ermeneutici costituiti dai precedenti giudiziali. Nel rispondere positivamente a tale interrogativo, si sostiene che il vincolo ermeneutico potrebbe costituire un utile strumento di “prevenzione” delle “patologie” ermeneutiche da cui le decisioni giudiziarie possano essere affette. Tale tesi viene, poi, estesa dai giudici nazionali alle Corti sovranazionali, al fine di creare un sempre più proficuo dialogo in cui vi sia reale collaborazione tra i giudici i quali avranno anche il ruolo di rafforzare la credibilità e la consistenza delle interpretazioni nazionali, prevenendo l’emergere di situazioni di soggezione passiva alla giurisprudenza esterna.
Abstract (in inglese)
The essay focuses on the possibility that the judicial accountability could constitute a useful tool, not only for sanctioning or repairing purposes, but also to strengthen the intensity of the hermeneutic constraints constituted by the judicial precedents. In responding positively to this question, it is argued that the hermeneutic constraint could constitute a useful tool for “prevention” of hermeneutic “pathologies” from which judicial decisions may be affected. This thesis is then extended to the supranational Courts, in order to create an ever more fruitful dialogue in which there is real collaboration between the judges who will also have the role of strengthening the credibility and consistency of the national interpretations, preventing situations of passive subjection to external case law.