19 SETTEMBRE 2019
INTRODUZIONE
Siamo, con questo, al terzo Forum di discussione pubblicato nell’ultimo anno sulle pagine della Rivista, a testimonianza, da un verso, della vitalità della nuova fase di attività che è stata imboccata e, dall’altro, della vivacità del rapporto instaurato con la comunità scientifica.
Il primo Forum – pubblicato nel numero 3/2018 – è stato dedicato alla complessa vicenda dell’iter di formazione del governo Conte (I); il secondo – pubblicato sul numero 1/2019 – ha avuto come temaoggetto la pronunzia n. 207 del 2018 della Corte costituzionale, nota ai più col nome di ordinanza Cappato.
Quello che si presenta ora è indirizzato all’esame delle più recenti iniziative di riforma costituzionale in itinere, in tema segnatamente di iniziativa popolare rafforzata e referendum, nonché di riduzione del numero dei parlamentari. La struttura – quella cioè della articolazione in quesiti predeterminati cui si chiede di dar risposta – e la logica complessiva – della promozione del dibattito intorno a questioni di attualità che agitano il diritto costituzionale – rimangono gli stessi.
A differire è invece la scelta, operata questa volta, di riservare l’invito ad intervenire a giovani studiosi. S’è pensato, infatti, che una tale perimetrazione soggettiva della platea dei partecipanti potesse corrispondere a quella che costituisce una sorta di “ragione sociale” dell’Associazione “Gruppo di Pisa”, che si riflette e in qualche modo permea l’intera sua attività: offrire spazio e valorizzare il contributo delle giovani generazioni di studiosi del diritto costituzionale.
La risposta ottenuta mi sembra davvero incoraggiante e spinge a riproporre in futuro l’iniziativa. Un sentito ringraziamento va, per questo, a tutti coloro che hanno inteso rispondere positivamente alla proposta di partecipazione al Forum, offrendo il proprio qualificato contributo.
LE DOMANDE
- I Domanda (p. 218 ss.) - Come giudica il metodo utilizzato dal Governo per proporre le "nuove" riforme costituzionali? Ritiene che vi sia una discontinuità rispetto ai tentativi precedenti?
- II Domanda (p. 229 ss.) - La riforma dell'art. 71 Cost. è incentrata sulla figura dell’iniziativa legislativa popolare “rafforzata” e del connesso referendum c.d. propositivo. L'equilibrio tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta delineato dalla Costituzione vigente risulta arricchito o alterato? Ritiene che la prefigurata modifica possa costituire un efficace strumento di interlocuzione fra l’una e l’altra, in grado di rivitalizzare (piuttosto che deprimere) la rappresentanza, come affermato dai sostenitori della revisione costituzionale?
- III Domanda (p. 242 ss.) - Come valuta la sensibile riduzione del quorum di validità delle consultazioni referendarie ex artt. 71 e 75 Cost.?
- IV Domanda (p. 252 ss.) - Le proposte in tema di referendum conferiscono alla Corte costituzionale il compito di valutare l’ammissibilità dell’eventuale referendum propositivo sul progetto di legge di iniziativa popolare “rafforzata”, alla stregua di un generale controllo preventivo di legittimità costituzionale su quest’ultimo (da estendere anche alla eventuale legge parlamentare approvata “in difformità”), nonché di verificare la sua copertura finanziaria. Ritiene che possa esservi il rischio di alterare il ruolo di garanzia che la Costituzione assegna alla Corte costituzionale o, comunque, di determinarne una sovraesposizione?
- V Domanda (p. 264 ss.) - Quali saranno i nodi più complicati da sciogliere da parte del legislatore nel dare attuazione alla nuova disciplina costituzionale?
- VI Domanda (p. 274 ss.) - Ritiene che la riduzione del numero dei parlamentari prevista dalla proposta di legge di revisione degli artt. 56, 57 e 59 Cost., già approvata in prima deliberazione al Senato e ora all'esame della Camera, incida sul mandato rappresentativo e sul rapporto partito-eletto?
- VII Domanda (p. 286 ss.) - Quale tipo di impatto potrebbe avere una riforma del genere sull'organizzazione dei lavori delle Camere e, dunque, sul corretto esercizio delle funzioni parlamentari (legislativa, ispettiva, di indirizzo e controllo)?
I PARTECIPANTI
- Corrado Caruso, Professore associato di Diritto costituzionale – Università di Bologna; Assistente di studio della Corte costituzionale
- Sara Lieto, Ricercatrice di Istituzioni di diritto pubblico – Università di Napoli Parthenope
- Giuseppe Mobilio, Ricercatore t.d. di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Firenze
- Costanza Nardocci, Assegnista di ricerca in Diritto costituzionale – Università degli Studi di Milano
- Alberto Randazzo, Ricercatore t.d. di Istituzioni di diritto pubblico – Università degli Studi di Messina
- Antonio Riviezzo, Ricercatore t.d. di Diritto costituzionale – Università degli studi di Siena
- Stefano Rossi, Dottore di ricerca in Diritto pubblico e tributario nella dimensione europea – Università degli Studi di Bergamo
- Silvia Talini, Ricercatrice in Diritto costituzionale – Università degli Studi di Roma Tre
- Matteo Trapani, Assegnista di ricerca in Diritto costituzionale – Università di Pisa