11 FEBBRAIO 2020
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Il metodo democratico come imperativo funzionale – 3. Brevi considerazioni sull’interpretazione del metodo democratico nell’art. 49 Cost.: concorso “dei” partiti anziché “nei” partiti – 4. Sul ruolo costituzionale dei partiti: selezione delle candidature, sintesi politica e “concorso permanente” – 5. Identità e struttura organizzativa interna dei partiti politici: indici normativi alla luce del quadro normativo vigente – 6. Requisiti minimi di democrazia interna previsti dalla legge: le regole sulla allocazione del potere tra gli organi interni del partito e sulla loro conoscibilità – 7. Le vicende del vincolo tra iscritto e partito politico: il problema della eccessiva apertura – 8. Gli strumenti di consultazione e democrazia diretta all’interno dei partiti e la loro problematica ricaduta sulla attività di sintesi politica del partito – 9. L’eccezione delle pari opportunità, recepite negli statuti: un vincolo sostanziale imposto dalla Costituzione? – 10. Conclusioni: declinare trasparenza e requisiti minimi di democrazia interna, ma anche autonomia organizzativa, per ridare centralità ai partiti.
Abstract (in italiano)
Il presente contributo, alla luce dell’attuale tendenza dei partiti ad avvalersi di strumenti di democrazia diretta per consultare la base su singole iussues o per l’elezione dei loro vertici, intende offrire una lettura del metodo democratico interno quale criterio funzionale ad un assetto organizzativo idoneo a garantire la sopravvivenza e, se possibile, restituire ai partiti centralità ai partiti stessi. A partire dal presupposto che l’art. 49 Cost. non impone di rispettare il metodo democratico interno, da un’analisi della giurisprudenza costituzionale su partiti e della normativa vigente, il saggio sottolinea la problematicità del ricorso a strumenti volti ad assicurare una democrazia purchessia, perdendo di vista le funzioni costituzionali dei partiti, che, oltre a selezionare i candidati, devono essere in grado di formulare una linea politica.
Abstract (in inglese)
Starting from the current tendency of the political parties to implement direct consultations on specific issues or primary elections, the Author offers ad interpretation of the internal democratic method as organizational criterion suitable for the survival and, if possible, a new centrality of the parties. Starting from the assumption that art. 49 Cost. does not impose to respect the internal democratic method, the essay underlines, on the ground of the current legislation and constitutional jurisprudence, the problematic role of instruments aimed at ensuring a democracy whatever, losing sight of the constitutional functions of the parties, which, besides to select candidates, must be able to formulate a political line.