06 AGOSTO 2022
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Premessa: il c.d. “Caso Ilva di Taranto” tra emergenza e Costituzione in raffronto alla pandemia Covid-19 – 2. Il bilanciamento dei diritti fondamentali dopo il caso Ilva ovvero il piano assiologico verso la tutela di “primazia” della salute sugli altri diritti fondamentali? – 3. Alcune riflessioni di sintesi.
Abstract (in italiano)
Lo Stato di emergenza per un disastro ecologico occupa sempre un posto privilegiato nella riflessione giuridica e politologica, quale supremo momento rivelatore dei reali rapporti tra le Istituzioni e la società civile. Il bisogno di difesa rispetto a pericoli veri o presunti non fronteggiabili con strumento ordinari mette a dura prova la tenuta democratica della maggior parte degli Stati. L’oggetto del presente contributo è la vicenda Ilva, vista nell’ottica dell’emergenza attuale di Covid-19, che, oltre ad una serie di questioni relative al conflitto tra poteri dello Stato, pone lo specifico problema del bilanciamento tra la tutela del diritto alla salute pubblica e il diritto alla salvaguardia delle attività produttive, in una sorta di equilibrio tra logiche “di governo” e gestione dell’emergenza ambientale.
Abstract (in inglese)
The state of emergency for an ecological disaster always occupies a privileged place in juridical and political reflection as the supreme revealing moment of the real relationships between institutions and civil society. The need for defense against real or presumed dangers that cannot be faced with ordinary instruments puts a strain on the democratic stability of most states. The subject of this contribution is the Ilva affair which, seen in the context of the current Covid-19 emergency, in addition to a series of issues relating to the conflict between state powers, raises the specific problem of the balance between the protection of the right to public health and the right to safeguard production activities, in a kind of balance between the logic of "governance" and management of the environmental emergency.