Abstract (in italiano)
L’Autore esamina l’evoluzione dell’ordinamento costituzionale del Regno Unito attraverso l’esame dell’evoluzione dei poteri di royal prerogative partendo dallo studio delle più rilevanti convenzioni costituzionali che regolano i rapporti tra il Monarca, il Governo e il Parlamento. Il saggio si sofferma sull’origine dei poteri di prerogativa e sul legame tra Sovrano e Primo Ministro nel loro esercizio. Mette in evidenza, inoltre, come, più recentemente, le trasformazioni della Costituzione inglese si siano realizzate attraverso riforme legislative del Parlamento che hanno disciplinato alcuni aspetti della Costituzione prima regolati dalle convenzioni. In particolare, il potere di scioglimento della Camera dei Comuni. Allo stesso tempo, si è assistito ad una forte limitazione dei poteri di prerogativa da parte della giurisprudenza, come avvenuto nel caso Miller 1 e Miller 2/Cherry case. La riforma del potere di scioglimento della Camera dei Comuni, non più esercitabile dal Monarca su consiglio discrezionale del Primo Ministro, il maggior ricorso ai governi di coalizione e il sindacato delle Corti sull’esercizio dei poteri di prerogativa sembrano limitare il ruolo di preminenza del Governo e del Primo Ministro nei confronti del Parlamento. Tanto sembra evincersi anche dalle recenti vicende istituzionali concernenti la Brexit. In ogni caso, bisognerà guardare alla pratica applicazione che riceverà il Fixed-Term Parliament Act del 2011 e non è certo che queste riforme siano destinate a durare.