INTRODUZIONE
Il fascicolo che qui si presenta è il primo pubblicato sotto la direzione del nuovo Comitato di Redazione della Rivista, che ha avviato i lavori nel solco della proficua esperienza degli ultimi anni.
È infatti grazie al Direttivo precedente e al Suo Presidente, Prof. Paolo Carnevale, che è stato inaugurato, a partire dal 2018, il Forum tematico con l’intento di “promuovere il dibattito fra studiosi intorno a temi che animano l’attualità del diritto costituzionale e che, tuttavia, non debbono avere il respiro corto della esclusiva congiunturalità” (P. CARNEVALE).
Il Forum ha così ospitato vivaci discussioni intorno a problematiche connesse alla cronaca istituzionale e giudiziaria che allo stesso tempo offrivano spunti capaci di interrogare il costituzionalista su nodi teorici cruciali, attinenti la forma di governo, la giustizia costituzionale, i diritti e alle libertà fondamentali.
Con questo spirito, il presente Forum è dedicato al tema dell’utilizzo e degli effetti dei comunicati stampa delle Corti costituzionali.
Diversamente da altre edizioni, specificamente destinate al confronto fra giovani studiosi, questo Forum raccoglie le riflessioni di massimi esperti della giustizia costituzionale, come il Prof. Roberto Romboli e il Prof. Antonio Ruggeri, fondatori della nostra Associazione, la Prof.ssa Lorenza Carlassare, la Prof.ssa Marta Grisolia e la Prof.ssa Carmela Salazar; a loro va il sentito ringraziamento del Direttivo e del Comitato di Redazione per aver, ancora una volta, contribuito ad arricchire il dibattito scientifico della Rivista.
Le Autrici e gli Autori hanno risposto a quesiti e suggestioni volti ad indagare il rapporto tra le nuove tecniche di comunicazione della Corte con le sue stesse decisioni, nonché con la tendenza della Corte ad “aprirsi alla società civile”.
La centralità del tema risulta lampante dalla nota recente riforma delle Norme integrative ed è chiaramente espressa dalla Presidente Marta Cartabia nell’ultima relazione sull’attività della Corte costituzionale che evidenzia come la Corte abbia “posto molte energie per sviluppare una comunicazione capace di raggiungere non solo gli operatori del diritto e gli specialisti, ma anche il pubblico generale. Ha moltiplicato i comunicati stampa. Ha rinnovato il sito internet. Si è resa presente sui social”.
Questa intensa attività di comunicazione è stata indispensabile, proprio secondo la Presidente, a garantire “«Apertura» che è stata la “parola d’ordine” a palazzo della Consulta”.
La riflessione che si è voluta aprire intende valorizzare questa nuova impostazione, ma non nasconde anche la preoccupazione che “comunicati ufficiali”, uniti a ulteriori strategie di comunicazione, possano costituire un pericolo per il Giudice costituzionale, esponendolo a un rapporto diretto e immediato con la società, estraneo al suo ruolo. La Corte, è bene ricordarlo, parla innanzitutto e soprattutto attraverso le sue decisioni.