LA RECENSIONE
Lucio Pegoraro
Per quale motivo un comparatista, un costituzionalista, un giurista, dovrebbero interessarsi a un libro, come quello recentemente pubblicato da Sonia Residori, che è studiosa di storia? Per lo più, di un libro di nicchia, dato che parla delle donne vicentine dal fascismo alla Resistenza?
La risposta sta forse nelle mie righe conclusive di un breve scritto, pubblicato nell’Annuario di diritto comparato e di studi legislativi 2015 (Esi, Napoli, 2015) e dedicato alle partigiane:
«Non si può capire e interpretare il diritto, specialmente quello costituzionale, senza leggerne nella storia le ragioni; né si può bene intendere cosa sia la sovranità popolare, se la si giustifichi solo alla luce dei dati formali. Le idee della Resistenza sono le idee dei suoi militanti e dei suoi martiri, presi a uno a uno, presi nelle distinte formazioni combattenti, presi nel loro insieme. Sono le idee confluite, nell’Europa liberata dai fascismi, in un nuovo modello di Stato ma, prima ancora, di società, e in Italia in una nuova Costituzione, la cui Prima parte continuo a considerare, anche se ormai è quasi eresia, “la più bella del mondo”». [continua]