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14 SETTEMBRE 2012
I. The Brazilian situation and regulatory framework in the advent of the Constitution of 1988 and the emergence of the Fiscal Responsibility Law II. A brief comparison between the balanced budget rules in Spain and Brazil III. What is meant by Balanced Budget and Financial Sustainability? IV. What is changing in the Government-Parliament relations and between the State sovereignty and territorial autonomy? V. What is the introduction of this Principle in the legal system for? What are the penalties in case of its violation? VI. Conclusions
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14 SETTEMBRE 2012
1. Introducción: el impacto de la crisis financiera y económica sobre los poderes públicos: objetivos, medios y consecuencias. En especial, las consecuencias sobre la estructura territorial del Estado (Estado autonómico) [segue]
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14 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1. Lo scarto tra bisogni e risorse, i limiti palesati dagli Stati e dalle organizzazioni di cui essi fanno parte (per ciò che qui specificamente importa, l’Unione europea) nel far fronte alla crisi economica, i quattro piani sui quali si disporrà la riflessione che si passa ora a svolgere. – 2. I segni lasciati dalla crisi sugli equilibri interni alla forma di governo ed al sistema delle fonti, la sempre più vistosa lacerazione della rappresentanza politica e la conseguente accelerazione del processo in corso di “giurisdizionalizzazione” dei conflitti politici e delle domande sociali. [segue]
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14 SETTEMBRE 2012
ABSTRACT - The impact of the global financial crisis (2008-2012) affects unlike Brazil and the EU countries, given the specific social, economic and political aspects. At the end of the ’90s there have been projected in the future of the occidental society the adoption of the Brazilian model as a consequence of the neoliberal model, deregulation, precarization at work and rupture between the economic and social growth. Different responses to the crisis and public policies for social inclusion and profound economic reforms carried out in Brazil since the ‘90s, with more rigid systems of control of the financial system, show that Brazil is now less exposed to the crisis. The collapse would certainly result from the inertia of government, economic policies of low interest rates, fiscal tightening and the adoption of deregulation or not law enforcement which did not occur in Brazil.
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14 SETTEMBRE 2012
O trabalho trata da problemática da “constituição econômica” no constitucionalismo brasileiro pós-1988. Recuperando o debate levado a cabo no Brasil, que começa com a “Subcomissão do Itamarati”, criada na esteira da Revolução de 30, e evolui nas Assembleias Constituintes de 1933/1934, 1946 e 1987/1988, apresenta uma visão panorâmica da articulação – no processo político-constituinte - entre economia, política e constituição. [segue]
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14 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1. Fra crisi finte e crisi vere. 2. Una finanza non regolata e la sua azione nell’eurozona. 3. L’assetto istituzionale dell’Unione economica e monetaria. 4. Le risposte agli attacchi all’euro. 5. Le ricadute istituzionali e un’altra possibile risposta: l’emergere del dilemma fra governance e governo. 6. Un passo indietro: la controversia fra deficit democratico e governance postnazionale e le sue conseguenze nascoste. 7. La posta in gioco.
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14 SETTEMBRE 2012
Il presente documento si propone di esporre la crisi economica del 2008/2010 e misurare l'impatto nello mondo globalizzato, come la ripercussione a livello internazionale e ordinamenti giuridici nazionali. Questa ricerca considera anche i comandamenti della Costituzione brasiliana, e le azioni pratiche adottate dai presidenti Fernando Henrique Cardoso, Luis Inácio Lula da Silva e Dilma Rousseff per preservare la stabilità economica. [segue]
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14 SETTEMBRE 2012
Sumário: I. A conjuntura e a estrutura normativa brasileira no advento da Constituição de 1988 e o surgimento da Lei de Responsabilidade Fiscal II. Breve cotejo entre as normas de equilíbrio orçamentário da Espanha e do Brasil III. O que se deve entender por Equilíbrio Orçamentário e Sustentabilidade Financeira? IV. O que está mudando nas relações Governo-Parlamento e entre a soberania do Estado nacional e autonomia territorial? V. Para que serve a introdução deste Princípio no ordenamento jurídico? Quais as penalidades em caso de sua violação? VI. Conclusões
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14 SETTEMBRE 2012
I. INTRODUCCIÓN - II. LA CONSTITUCIÓN ECONÓMICA COMO DERECHO EUROPEO - III. LA CONSTITUCIONALIZACIÓN DEL LÍMITE DE DÉFICIT - IV. LA LEY DE ESTABILIDAD PRESUPUESTARIA Y SOSTENIBILIDAD FINANCIERA - V. Y AHORA, ¿QUÉ? (A MODO DE CONCLUSIÓN)
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14 SETTEMBRE 2012
1. I giuristi e la crisi - 2. Le caratteristiche della crisi e gli effetti sulla forma di governo parlamentare - 3. La crisi economica e il pareggio di bilancio - 4. La riforma costituzionale italiana in materia di pareggio di bilancio - 5. I controlli preventivi sul rispetto dell’art. 81 Cost. Il rinvio presidenziale e il controllo della Corte dei conti - 6. Il controllo ex post della Corte costituzionale sui vincoli di bilancio 7. La legge rinforzata prevista dal nuovo art. 81 Cost. e la modifica degli altri articoli della Costituzione - 8. Cenni conclusivi
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03 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1. Modelli di Welfare e confini delle comunità – 2. Le trasformazioni della cittadinanza europea e il paradigma inclusivo nell’accesso cross boarder ai diritti sociali – 3. Il volto della solidarietà europea – 4. Solidarietà transnazionale, deficit democratico e destino dell’Unione: conclusioni
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03 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Gli approcci “massimalista” e “minimalista” ai LEP. – 3. La procedura di determinazione dei LEP. Le proposte della dottrina e la realtà effettuale. – 4. La configurazione sostanziale dei LEP nella riflessione dottrinale e nella giurisprudenza costituzionale. – 5. I LEP e il “servizio universale” tra non economicità ed economicità del “servizio di interesse generale”. – 6. Dissolvimento o persistenza dei LEP nella prospettiva eurounitaria? – 7. I conti pubblici locali dal “pié di lista” alla “finanza territoriale”. – 8. Dal “federalismo sanitario” al “federalismo fiscale”. Il contributo al “traghettamento” della Corte costituzionale. – 9. La compartecipazione privata alle spese e la (imprescindibile) “rintracciabilità” dell’identità dei destinatari. – 10. Il finanziamento delle “politiche sociali” nella c.d. “eurozona”. – 11. Dai LEA ai LIVEAS ed oltre (ma non di tanto): specificità e comunanza di problemi. – 12. Uniformità e disomogeneità nell’erogazione dei LEP sul territorio nazionale. – 13. Quale “accesso alle prestazioni”? La Corte prossima futura. – 14. Nota bibliografica.
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03 SETTEMBRE 2012
Intanto, come chi mi ha preceduto, ringrazio anche io il Direttivo dell’associazione per avermi affidato il compito di presiedere l’andamento dei lavori nella seconda sessione di questo convegno e di offrirne una sintesi. Ma, in aggiunta a questo, devo dire subito che il compito di animare questa sessione è stato particolarmente facile e persino piacevole, visto il vivace accavallarsi di interventi che si sono susseguiti e che avrebbero potuto essere anche più numerosi, non foss’altro per il nutrito numero di interventi programmati che hanno integrato per diversi aspetti i temi compresi nelle relazioni di A. Rovagnati e di L. Trucco. [segue]
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03 SETTEMBRE 2012
Non è la prima volta che ho l’opportunità di confrontarmi con il tema dei diritti sociali, che è la proiezione più immediata, e al tempo stesso fragile, del principio di eguaglianza; rappresentano di questo uno strumento irrinunciabile, pur non esaurendo lo spettro delle possibili declinazioni della ricerca dell’eguaglianza. Insomma, l’eguaglianza non è solo ‘diritti sociali’; nondimeno, i due termini costituiscono una sequenza necessaria. Parlare però di diritti sociali in questa fase della storia nazionale ed europea ha un impatto diverso. Siamo in contesto ‘oggettivamente’ nuovo, direi pericolosamente ‘nuovo’. [segue]
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03 SETTEMBRE 2012
Occorrerebbe sempre aver buone ragioni per scomodare i grandi -come Molière, in questo caso, e come il Thomas Mann delle Considerazioni di un impolitico, che si aprono con quella stessa citazione- e, con ogni probabilità, giudicherete le mie ragioni insufficienti. Ma tant'è : nel ringraziare sinceramente il Direttivo del Gruppo di Pisa e il suo Presidente, Pasquale Costanzo, per l'invito a proporre una sintesi di questa sessione, il mio pensiero - evidentemente in difficoltà- scantona verso quelle poche parole così ben inanellate a significare un moto di protesta verso se stessi : ma perché diavolo cacciarsi in questa “galera” ovvero -nel mio piccolo- in uno spazio delimitato nel quale tirare le fila a partire da una messe articolata di contributi, riflessioni e suggestioni? [segue]
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03 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: – 1. Premessa. – 2. La cittadinanza nazionale e la protezione sociale dei “non cittadini” nella giurisprudenza costituzionale italiana e francese. – 3. Segue: la previsione di criteri relativi alla residenza. – 4. Considerazioni conclusive.
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03 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1. L’assetto costituzionale delle competenze inerenti la tutela dei diritti sociali; 2. I diritti sociali negli statuti regionali: una occasione persa?; 3. Il ruolo della legge regionale nella tutela dei diritti sociali: i fattori di condizionamento della effettiva possibilità, per le Regioni, di dettare norme concernenti la tutela di diritti sociali; 4. Quale autonomia regionale in materia di politiche sociali? Dall’applicazione del criterio della prevalenza a quello della leale collaborazione; 5. I limiti all’intervento regionale in materia di tutela della salute; 6. Prime riflessioni conclusive e prospettive aperte.
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03 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1. Premessa: i diritti sociali al tempo della crisi. 2. I diritti sociali europei e i documenti che li proclamano. 2.1. La Carta dei diritti dell’Unione europea. 2.2. La Carta sociale comunitaria e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. 3. Smith abroad, Keynes at home: still possible and moreover still desirable? Da Roma a Lisbona: che cosa è cambiato. 4. L’ora dei diritti sociali: il ruolo della Corte di giustizia. 5. Prime conclusioni: i diritti sociali tra crisi economica e globalizzazione dei mercati.
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03 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1 Introduzione - 2. Oggetto dell’indagine - 3 Lo scenario internazionale: nessun segnale di diritto di accesso a Internet - 3.1 L’esempio statunitense - 3.2 L’esempio britannico - 4. E in Italia? – 4.1 Il rispetto degli obblighi internazionali e dei vincoli comunitari – 4.2 Il principio d’eguaglianza sostanziale ex art. 3 comma 2 Cost.
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03 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1. Il ruolo della Carta sociale del Consiglio d’Europa nella dimensione sociale europea. – 2. Struttura della Carta e ambiguità che ne indeboliscono la portata effettuale. – 3. La “giurisprudenza” del Comitato degli esperti: prospettive di consolidamento dei diritti sociali. – 4. (segue) Alcuni casi di reclami per violazione dei diritti dei Rom. – 5 I limiti di giustiziabilità della Carta. – 6. Tutela ed effettività dei diritti sociali: l’indirizzo culturale nella prassi delle Corti europee. – 7. (segue) Alcune ipotesi di sinergia tra le Carte del Consiglio d’Europa e le rispettive “giurisprudenze”. – 8. Brevi conclusioni
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